venerdì 6 ottobre 2017

Ed ecco a voi lo shop online!

Sto mostrando una certa disinvoltura, ma in realtà mi tremano le ginocchia! Da oggi è online il mio shop, per dare la possibilità a tanti di voi che mi chiedevano "come faccio a comprare i tuoi fiori?" di averli tra le mani, osservarli da vicino, vederli nel vostro angolo preferito a casa.


Ho sempre avuto molte ritrosie a lanciarmi in questa attività, ma ho deciso di mettere a posto la situazione burocratica (partita iva, iscrizione alla camera di commercio etc) e ora sono pronta a partire.

Oggi vi presento la collezione con cui ho deciso di inaugurare lo shop online. Diversi dei fiori proposti sono nati ispirandomi ad alcune persone che ho conosciuto in questo percorso di studio sui fiori di carta, in particolare nel mondo dei social network. Care amiche, vi riconoscete nella descrizione?

Iniziamo dalle peonie.


La prima di cui vi parlo è nata dal desiderio di fare qualche esperimento sul colore. C'è questo meraviglioso colore rosso Tiziano della carta Cartotecnica Rossi di base che ho accostato ad un rosa più acceso, poi reso più assonante grazie all'uso dei pastelli. Il risultato è un fiore ricco di sfumature, dai colori caldi e vibranti. E' stata creata ispirandomi ad un'artista conosciuta su Instagram, e al suo meraviglioso modo di utilizzare il colore e di dipingere i fiori.



La seconda è una peonia bianca, che è nata pensando ai gusti raffinati di una cara amica. E' leggera e delicata, elegante e fresca, come lei. Ho curato i dettagli nei minimi particolari, come fa lei con le sue creazioni.



La terza è una peonia rosa, aperta e "fluffy" (quanto è onomatopeico questo termine in inglese?!?). Come le altre, ricca di dettagli e sfumature. Colore bellissimo, grazie alla splendida carta di Cartotecnica Rossi, alla quale ho aggiunto qualche dettaglio con i pastelli. E' stata creata ispirandomi ad una paper florist, raffinata, allegra e comunicativa.




La quarta è una peonia gialla, che amo perchè mi sono divertita ad inserire dettagli realistici come dei petali macchiati o quasi appassiti. Anche lei è dedicata ad una persona, in questo caso che non conosco di persona, ma che ha avuto grande influenza sul mio modo di porgermi sui social network (soprattutto Instagram).

Poi ci sono le rose.


E' una rosa che è nata da una foto di una rosa vera, che cresce nel giardino di un'artista che seguo e ammiro, sia per le sue creazioni, sia per il suo modo di raccontarsi. E' uno studio sulle sfumature, dal giallo al rosa. Come per tutte le rose dell'ultimo periodo, la carta con cui sono realizzati i petali ha subito un trattamento per avere una consistenza simile a quella delle rose vere.




L'ultima nata della collezione è stata pensata per allontanarsi dall'idea del fiore finto. E' una rosa che quasi ha iniziato a sfiorire, con un petalo cadente. Mi piace moltissimo... non si può dire?

Poi ci sono le ortensie.



Le ortensie sono ispirate ad una elegante e raffinata artista che spesso le adopera - secche - nelle sue creazioni. Le coltiva nel suo giardino e vedendo le sue foto ho deciso di provare a farne una mia versione.

... nello shop c'è anche altro, perchè non andate a vedere di persona? Così mi fate anche sapere che ne pensate!

SHOP ON LINE su ETSY

giovedì 7 settembre 2017

A Bee or two

Siamo sempre in viaggio, le mete che ci prefiggiamo sono in realtà tappe di un percorso più lungo e più articolato di quello che avevamo preventivato.
Circa un anno fa nasceva Make a Wish - Feste Design Eventi con lo scopo di introdurre elementi handmade, originali e smart nell'organizzazione degli eventi e delle feste. Devo dire che è stato divertente, nelle occasioni che mi sono state offerte di cimentarmi in questo, soprattutto per le feste per i bambini.


Ma poi, un giorno un amico, che non sentivo da tanto tempo, mi ha chiesto:"Ma ora cosa fai? Organizzi eventi?" e ho risposto di getto che in realtà quello che mi piaceva fare (e piace) sono i fiori di carta.
Da quel momento mi sono accorta che Make a Wish mi andava stretto, sempre di più fino a decidere di cambiare rotta e puntare tutto sulla mia vera passione: la paper art.

Quindi riparto da qui:

Ciao, sono Maria e sono una paper florist (definizione un po' scherzosa che gira tra le artiste che fanno fiori di carta).


Vi sarete chiesti come mai ho scelto il nome A Bee or two... "io lo so! io lo so! La poesia celeberrima di Emily Dickinson!" 
Ni. O meglio ci sono due aneddoti dietro la scelta del nome.
Nel periodo in cui stavo realizzando i fiori giganti per una vetrina di un negozio, un caro amico mi viene a trovare e avvicinandosi ai papaveri giganti dice:"Beh, manca solo un'ape..."
Il giorno dopo passando accanto alla libreria, senza sapere perchè, prendo il libro "Lezioni americane" di I. Calvino e aprendolo a caso mi soffermo sulla poesia, che peraltro ho citato nel post precedente. 

Eccolo là, che mi guarda: A Bee or two.

A Bee or two mi rimane in testa. Lo trovo leggero ed evocativo. Provo per mesi a cercare un nome alternativo per questa mia iniziativa e alla fine sono tornata qui. Semplicemente perchè lo sento mio. Perchè ci sono tanti elementi che parlano di me. Beh, spero che piaccia anche a voi!


Per parlare di cose concrete, a chi può interessare la mia attività di paper florist

  • a creative in cerca di elementi complementari per proporre le loro creazioni;
  • a visual storytellers che vogliano utilizzare props originali e personalizzati;
  • ad amanti del home decor per realizzare un angolo verde che non appassisce e non sa di finto come i fiori di plastica, ma anzi arricchisce l'ambiente come un quadro in 3D;
  •  a fotografi che cercano elementi creativi (fiori in grandezza naturale o giganti) per i loro set fotografici;
  • a proprietari di negozi che vogliono allestire in modo scenografico le loro vetrine o che vogliono proporre oggetti originali e artistici ai loro clienti;
  • a wedding planner che vogliono offrire soluzioni originali per gli allestimenti di matrimoni o di eventi.
  • ...


E se non rientri in nessuna delle categorie precedenti e semplicemente ti piacerebbe avere uno o più dei miei fiori, rimani sintonizzato su questi schermi... tante sorprese verranno svelate nei prossimi giorni. Seguimi su Instagram o Facebook per restare aggiornato su tutte le novità.

Allora, allacciamo le cinture, si parteeee!

mercoledì 3 maggio 2017

And I'm a Rose!

Liceo Classico, alcuni anni fa. Lezione di italiano. Il professore entra in classe e ci chiede di prendere carta e penna e di scrivere cosa voleva dire per noi la parola "leggerezza".
Dopo una ventina di minuti ritira i fogli e inizia a leggerli rapidamente con un sorriso. Ad un tratto alza la testa dai fogli e mi guarda incuriosito.
 
 

Tutti i miei compagni di classe avevano associato la parola leggerezza alla frivolezza, alla superficialità. Quello che è leggero, a sentir loro, è qualcosa di non impegnato, di non serio, da biasimarsi. In effetti questa è un'accezione abbastanza diffusa del termine.

Tutti. Tranne io.

Avevo scritto di getto sul mio foglietto che la leggerezza è per me l'essenza umana, l'intelligenza, la poesia, la musica, la scienza, la caratteristica  di ciò che ci solleva da ciò che è greve e pesante e che ci lascia al suolo, da ciò che è materiale.

 

Stavamo per leggere Lezioni Americane di Calvino, ma io non lo sapevo. Immagino che in una classe di adolescenti deve essere stato interessante trovare il mio foglietto tra gli altri.

Ovviamente ho adorato la lezione sulla Leggerezza. Per me che amavo e amo la letteratura, una passeggiata tra i alcuni dei miei autori preferiti, trovando tra di essi un terreno comune nell'uso della lingua e delle immagini... bellissimo.

  

Poi ad un certo punto si parla di Emily Dickinson e si cita una parte di una sua poesia, celeberrima:

A sepal, petal, and a thorn
Upon a common summer's morn—
A flask of Dew—A Bee or two—
A Breeze—a caper in the trees—
And I'm a Rose!

 

Ci sono alcuni libri, alcuni canzoni, alcuni episodi della tua vita che ti sembrano i pilastri della tua personalità. Quell'incontro con Calvino quella mattina è uno di questi. In fondo, nonostante gli anni passati, sono la stessa che, seduta a quel banco, cercava di rendere omaggio alla leggerezza.

Ecco, questi pensieri, queste immagini erano nella mia mente mentre pensavo e poi realizzavo questa rosa. 

Come al solito, non è solo carta, filo di ferro e colla. E' tempo, riflessione, studio. E' il ricavarmi uno spazio tra i pensieri della giornta da dedicare a qualcosa che amo. Mi piace l'idea di condividerlo con chi ha voglia di seguire questo percorso. Mi sento in compagnia!

Vi lascio anche la colonna sonora. A presto!


lunedì 10 aprile 2017

Peonia 3.0

Si comincia dal rimanere incantati dalle creazioni di alcune paper artists in giro per il mondo. Poi la fase del "non ce la farò mai", che dopo alcuni tentativi su fiori semplici diventa "mi ci vorranno mille anni".
Succede che ad una certo punto si smette di guardare al lavoro degli altri. Per un po'. 
Si cerca nel proprio bagaglio personale gli strumenti che si possiedono e che magari ci si era dimenticati di avere.
Poi ci si ferma e si cerca ispirazione intorno a se', alla bellezza che abbiamo sotto gli occhi e magari non vediamo più. Basta una sfumatura di colore, una forma di un oggetto e viene voglia di provare.
Per giorni si studiano colori e forme del fiore che si ha in mente di rappresentare.
Si valutano ipotesi, si scartano idee, si immaginano tecniche per poter rendere tutti i dettagli.
Si sceglie la carta, il colore, il tono, il peso. Si accostano colori diversi, per i petali, per le foglie, per gli stami.
Inizia la costruzione solida di un'idea nella testa. Il rispetto delle proporzioni mentre si dà dimensione e forma a ciascun petalo.
Si lavorano i petali con dolcezza e decisione uno per uno. Si sceglie il colore per ciascuno di essi a seconda della posizione nella corolla e si dipingono uno alla volta.

Poi dopo altre mille fasi di lavoro, spesso di notte, nella tranquillità della casa addormentata, mentre si è immersi in tanti pensieri che ti fanno compagnia, ti fermi. E' finito. Il primo prototipo della mia nuova versione della peonia è pronto.
  









Questa peonia è stata un regalo ad una persona cara. 
Ma è un regalo anche per me: avere l'occasione di mettere in pratica questa cosa che chiamano creatività e con la quale ormai si etichetta tanta roba.

Ho conosciuto tanti creativi e creative, nel vero senso della parola. Persone che hanno trovato un modo per esprimere la scintilla che tutti abbiamo, ma che spesso non sappiamo convogliare nel modo giusto.
Persone che poi nel mettere in pratica la loro arte diventano artigiani o artigiane. Il processo creativo alla base delle loro opere, come le progettano e il modo in cui ogni gesto è diretto verso il risultato finale è poesia. 
Ho in mente le loro creazioni, che siano fiori di carta, acquerelli, bracciali, bambole di stoffa, o sculture con il filo di ferro e quando le guardo riconosco una passione e una dedizione che non si può spiegare a chi non la conosce.

Appassionatevi a qualcosa. Davvero. Migliora la vita...








domenica 26 marzo 2017

Ghirlanda di fiori

A volte ritornano. Tutto era in qualche modo cominciato da qui, dal primo progetto realizzato con i fiori di carta. Quando, ad agosto dell'anno scorso, ho pensato: "Dai ci provo!".
Ed è sbocciato un amore. Da allora non mi sono più fermata. 

Questa corona l'ho scoperta sul sito di Lia Griffith, gironzolando per tutorial per imparare le tecniche. Poi libri e taaaaanta pratica. Proprio grazie alla guida iniziale, seppur virtuale, delle maestre della paper art, ho poi iniziato a cimentarmi con progetti del tutto inventati da me.
Un aiuto graditissimo e insperato poi è giunto dal confronto in rete dalla community di paper artists in giro per il mondo. Un continuo arricchimento, anche umano - ho conosciuto tante persone splendide!



Sono molto legata a questo progetto che ho reso poi mio. Ricordo il servizio fotografico con mio marito, in un pomeriggio d'estate. Ci siamo divertiti un sacco. 
E quando una illustratrice eccellente, che avevo scoperto su Instagram, innamorandomi dei suoi lavori, mi ha chiesto di realizzare per lei questa corona sono stata felicissima!
Dal confronto con la mia corona di agosto e questa realizzata in questi giorni, si vede una crescita nella tecnica e nella resa che mi ha colpito ed emozionato.
Tanto lavoro e tanto tempo investito in questa passione portano i loro frutti!




Ed ovviamente, in stile Make a Wish FDE, anche il pacchetto ha la sua importanza. L'ho decorato con una composizione di fiori di campo inspirato da un' illustrazione bellissima realizzata dalla ragazza per cui ho realizzato la corona. Ho curato ogni dettaglio con amore, perché anche questo è il bello di ideare e confezionare un oggetto fatto a mano.
So che è stato tutto molto apprezzato. A voi piace? 





lunedì 20 marzo 2017

Bouquet di primavera

Oh! Da quanto tempo! Quando sono più impegnata mi affido a Instagram o Facebook per mostrare i... lavori in corso, e trascuro un po' il blog. Ma eccomi qua, a presentarvi il mio bouquet che profuma di primavera!


Anemoni, peonie, ortensie e una rosa, nei toni del bianco, del rosa e del lilla. Qualche foglia ed ecco qua!


La scorsa settimana ho ricevuto diversi apprezzamenti da addetti ai lavori, sia pubblicamente che privatamente (su Facebook e Instagram qualche notizia in proposito...), e così sono piena di energia per continuare il mio progetto. 
Sto lavorando anche alla collaborazione con altre creative...a presto altre novità.
Nel frattempo vi lascio alle foto del bouquet... a chi lo dedichereste voi?






mercoledì 1 marzo 2017

Voglia di primavera

Buon primo marzo. Appena iniziato questo mese già promette la primavera.  E chi ama i fiori come me aspetta tutto l'anno questo momento. Un momento che parla di nuovi inizi, nonostante tutto, di ripartenze, di nuove idee, di novità. 
E tutto sommato di ottimismo.
Se c'è un momento buono per iniziare un nuovo progetto, questo è sicuramente l'inizio della primavera, quando senti che la natura intorno a te è tutta concentrata in questo magico sforzo di creazione.

Per buon auspicio per i nuovi progetti di tutti voi, vi mostro una ghirlanda decorata con fiori di ciliegio, preparata per un'amica. 









Mi stanno già venendo un po' di idee per la tavola di Pasqua...nei progetti anche un workshop per un centrotavola fiorito ovviamente con fiori di carta. Chi vorrebbe partecipare? A presto con altre novità primaverili!

giovedì 23 febbraio 2017

Fiori giganti, una nuova avventura

Sono sparita per un po', ma per un motivo valido. Stavo terminando il primo prototipo di una nuova serie: i fiori giganti con stelo e base a terra. È una novità che ho preparato e per la quale ho studiato per proporre qualcosa di nuovo e di grande effetto per gli allestimenti.



Per comprendere l'altezza dei fiori ho fatto qualche foto con una sedia per riferimento e... me stessa! 
Sono perfetti per l'allestimento di vetrine, arredamento di negozi, saloni di bellezza, servizi fotografici, feste, matrimoni...
Sono personalizzabili non solo per il colore di fiori, steli e foglie ma anche per la tipologia di fiori! Con lo stesso principio posso realizzare ROSE, PEONIE e RANUNCOLI!










Per info, contattatemi con una mail. Sarò felice di rispondere alle vostre domande!

martedì 14 febbraio 2017

Fiori di carta per gli allestimenti? Oh yesss!

Vi sembrerà una posizione di parte. Beh sì lo è. Però non vi dirò cose false. 
La stagione dei fiori di carta è in pieno svolgimento. Soprattutto all'estero, infatti i maggiori artisti sono statunitensi, inglesi, russi e di diversi Paesi asiatici, ma è una tendenza che sta giungendo felicemente anche da noi.

 

I fiori di carta sono paragonabili ad un disegno a tre dimensioni, ad una scultura, se volete. Non sono una semplice imitazione, fiori "finti", come possono essere i fiori di plastica di produzione industriale. Nessuno direbbe mai che un dipinto che rappresenta un fiore è un fiore finto! 
Sono opere uniche, realizzate a mano. E' lavoro artigianale e in alcuni casi artistico.

 

Possono essere rappresentazioni fedeli, realistiche o avere uno stile più astratto o più stilizzato. Possono essere in grandezza reale o giganti. Le possibilità sono infinite.

Basta fare qualche ricerca e si trova che gli allestimenti delle vetrine delle grandi firme di New York, Londra e delle più grandi città del mondo sono realizzate utilizzando fiori di carta, giganti o no. Per non parlare delle sfilate, dei matrimoni, dei servizi fotografici o degli allestimenti per le feste. 

Gli svantaggi? Sono pochi e facilmente intuibili: non amano l'acqua e la luce diretta. Ma sono problemi che si risolvono facilmente.

Ci sono degli ottimi motivi per scegliere i fiori di carta. Ne volete sentire qualcuno?


I fiori di carta non muoiono. I fiori veri recisi dopo un giorno di splendore iniziano un triste declino. Sia chiaro: io adoro i fiori veri, ma mi intristisce vedere la lenta fine dei fiori recisi.
Per le vetrine o per le composizioni per l'arredamento di abitazioni e negozi bisogna fare i conti con questo. Poi dopo essere stati utilizzati,  i fiori di carta possono essere conservati e riutilizzati.

I fiori di carta non hanno stagione. E' sempre la stagione di ogni fiore. Non è necessario farli arrivare dall'altro capo della Terra.

I fiori di carta non attirano la polvere. Fatevelo dire da chi ha la casa piena di fiori di carta. Basta muoverli un po' di tanto in tanto (per scrupolo...), ma per qualche simpatico motivo elettrostatico la polvere non si attacca. Non è lo stesso con i fiori di plastica che in breve tempo si riempiono di polvere appiccicata rendendo subito l'atmosfera tetra. Per pulire i fiori di plastica è necessario lavarli con acqua. Pensate a quanto può essere scomodo questo per un vetrina.

I fiori di carta sono opere originali. Possono essere ispirati dalla natura, ma poi le possibilità si allargano variandone le dimensioni, o i colori. Hanno una resa espressiva che li rende adatti alle scenografie e ai set fotografici. Si adattano a qualunque effetto scenico si desidera.

I fiori di carta sono anallergici. Vi sembrerà una cosa da poco, ma io conosco tantissime persone allergiche ai fiori veri. Vi immaginate una sposa che desidera un bouquet il giorno del suo matrimonio però non può avere sotto il naso il polline? Il naso rosso e gli occhi gonfi non fanno venire bene in fotografia...

Ci sarebbero altri motivi per scegliere i fiori di carta, ma vi dirò per ultimo il mio preferito.

I fiori di carta sono opere d'arte. Non mi riferisco a me, non sono così poco modesta, ma esistono dei veri e propri artisti della carta. Le fotografie non rendono l'effetto di un fiore di carta dal vero. 
Un occhio attento legge i movimenti delle dita, la maestria nel modellare, l'eleganza nella scelta dei colori, la raffinatezza nel creare sfumature di colore. C'è intelligenza e manualità. Tecnica ed espressione artistica.

C'è il valore aggiunto del fatto a mano, nel senso più alto, quello per cui ci vantiamo tanto noi italiani. E bisogna valorizzarlo, non credete?