Mentre scrivo fuori cade la neve. C'è vento e aspettiamo un po' per uscire. Dalle nostre parti non è consueto. I bambini sono in fibrillazione. Si immaginano colline di neve candida e pupazzi di neve con il naso di carota e gente allegra per strada che gioca a lanciarsi palle di neve o che va in slittino. Noi cresciutelli sappiamo che la neve per strada diventa presto fango, è complicato uscire a fare qualsiasi cosa e questo rende la gente mediamente nervosetta. Ma non diremo nulla per non rovinare la loro attesa. E anzi cercherò di rendere l'esperienza più simile possibile alla loro aspettativa. Perchè quando i bambini hanno ragione e gli adulti torto si entra nel loro mondo. E questa è l'unica possibilità che ha questo tribolato mondo di salvarsi. Vedere le cose come le vedono i bambini e respirate la loro poesia. Allora tiriamo fuori gli stivali e i guanti e, mentre aspettiamo che cali il vento, preparo della cioccolata calda.
Restare a casa mentre fuori nevica e godersi gli ultimi giorni delle decorazioni natalizie con i bambini felici è uno di quei momenti che scaldano il cuore. So che i bambini sono felici soprattutto per il fatto che siamo a casa tutti e quattro. Ce lo dicono. E questo mi fa pensare come sia importante per loro sentirci vicini, presenti mentre passiamo il tempo con loro.
Sanno che quando non ci siamo è perchè stiamo lavorando, e se sono a casa con i nonni sono contenti, ma molto di più quando torniamo.
Mi fanno sorridere tutte le scuole di pensiero per mamme che si leggono su internet. Pagine e pagine di consigli su come essere una mamma perfetta.
Mi fanno sorridere. Amaramente. Perchè chi segue i consigli di siti sponsorizzati dalle aziende di prodotti per bambini o di celebri sconosciute in cerca di seguaci spesso cerca solo giustificazioni alle proprie mancanze, al desiderio di venir meno al ruolo così importante di genitori.
Non è facile, è un compito impegnativo e di enorme responsabilità. Avere il privilegio di guidare e seguire la crescita di altri esseri umani dalla condizione privilegiata di essere oggetto di un amore incondizionato da parte loro. Fare tante scelte per loro, dotarli degli strumenti per interpretare il mondo e diventare adulti. Possiamo fare la nostra parte nel determinare il mondo di domani, insegnando la giustizia, l'altruismo, la bellezza, sopratutto con l'esempio. Cercando di renderli non uguali a noi, ma migliori.
Valorizzando le loro inclinazioni e aiutandoli a conquistare l'autonomia. Rispettandoli nel loro essere persone diverse da noi e non giocattoli o accessori da mollare appena possibile.
Conosco la frustrazione di avere la sensazione di non stare abbastanza con loro a causa degli impegni di lavoro. Ma bisogna fare del proprio meglio quando si può essere presenti. Riempiendoli di amore e attenzione, non di oggetti.
È un ruolo che non si può delegare o a cui rinunciare, ma è l'aspetto più importante della vita di chi ha figli.
E poi un figlio rende migliore un genitore ricordandogli quello splendido modo di guardare il mondo così semplice e poetico, così articolato e fantasioso. Quel modo che molti dimenticano e inaridiscono.
Allora pupazzi di neve e slittini siano!
P.S.: Mentre realizzavo i fiori di questo post in questi giorni, quando i bambini dormivano o insieme a loro quando abbiamo giocato con la carta, le forbici e la colla, riflettevo sull' essere mamma. Conosco tante mamme che ammiro. Ho voluto condividere queste riflessioni con voi...