Un nuovo progetto è stato portato a termine. Mi è costato un po' di fatica perchè l'ho modificato in corsa più volte. È quello che capita quando si sperimentano strade nuove e non ci si vuole accontentare del primo tentativo.
La peonia gigante in questione è per me, per la mia casa, il mio salotto. Ed è lì che adesso si trova. Volevo sperimentare una carta sfumata sui toni del bianco e del rosa e spingermi a creare un fiore di dimensioni notevoli, oltre 60 cm di diametro.
Ho utilizzato più di tre rotoli di carta, ovvero circa otto metri di carta crespa da 180 g e cinque giorni di lavoro. Tre tipi di carta diversa, rosa, sfumata bianco-rosa e bianca. La struttura è in cartapesta.
Ora sono abbastanza soddisfatta del risultato, ma soprattutto ho capito come migliorare la tecnica ulteriormente.
Non pensavo di poter tornare sui miei passi e correggere il tiro. Pensavo di rovinare tutto. Poi un bel momento ho iniziato a togliere petali già fissati e a cambiare la forma ad alcuni anche se incollati: avevo capito cosa non mi convinceva della prima versione.
Sarebbe bello poter fare così con alcuni giorni della propria vita, alcuni errori, parole o gesti che si vorrebbero eliminare o correggere.
Dalla prospettiva di chi ha sempre chiesto scusa o rimediato o pagato i propri errori in contanti e con gli interessi, alla fine credo che una persona non possa essere giudicata da un errore così come molto spesso chi si mostra immacolato ha solo nascosto bene i propri sbagli.
Con un po' di buon senso si dovrebbe guardare ad una persona nel suo insieme, nel complesso di tutte le scelte, i successi e gli errori. Spesso ci soffermiamo su un particolare e non diamo una chance a chi, come tutti, è molto più complesso di ciò su cui ci fissiamo.
Guardando questo fiore nel suo complesso mi piace. Perchè stavamo parlando di fiori di carta, no?
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